di Francesco Ghia

Internet e la “rete” hanno trasformato il mondo in unico grande e globale “villaggio” all’interno del quale le informazioni si propagano, come si suole dire, in “tempo reale”. Le cronache recenti di politica internazionale (si pensi alla cosiddetta “primavera araba”) dimostrano quanto importante e foriera di effetti sia la caratteristica di annullamento delle distanze spazio-temporali. Tuttavia, a questo indubbio incremento della cultura oggettiva non sempre corrisponde un incremento parallelo della cultura soggettiva. Disponiamo di una strumenti tecnici sempre più raffinati per comunicare, ma la qualità del contenuto delle nostre comunicazioni diminuisce. Contestualmente, si diffonde sempre più i casi che gli esperti di teoria della conoscenza definiscono di “overdose cognitiva”, vale a dire il fenomeno per cui si è talmente subissati da una massa di informazioni particolareggiate da risultare oltremodo difficile, quando non impossibile, riuscire a gestirle in maniera adeguata dal punto di vista cognitivo e pratico.
La navigazione nel mare aperto della rete internautica suscita dunque molti interrogativi, sotto il profilo filosofico, etico-giuridico, politico e sociale. Come modificano e trasformano i social networks le relazioni interpersonali e sociali? Come valutare e discriminare l’attendibilità della mole enorme di informazioni che transitano per la rete? Come preservare e tutelare i diritti di riservatezza e di privacy? Si va verso una ridefinizione del concetto di proprietà intellettuale? A chi spetta il ruolo politico del governo e della regolamentazione dei processi di trasformazione in atto? E come, quando e da qui va esercitata la governance?
Ne discuteranno Lunedì 6 giugno 2011 a Rovereto, presso la Sala degli Specchi di Casa Rosmini, Maria Chiara Pievatolo, docente di filosofia politica all’università di Pisa e studiosa delle problematiche filosofico-politiche connesse all’open access, e Giovanni Pascuzzi, docente di diritto privato all’università di Trento e studioso delle problematiche connesse alla trsformazione del diritto nell’era digitale. L’incontro conclude il ciclo 2011 dei “Dialoghi di frontiera” dedicato all’etica pubblica. I Dialoghi di frontiera sono un’iniziativa organizzata dalla Biblioteca Rosmini di Rovereto, dal “Centro di Studi e Ricerche Antonio Rosmini” del dipartimento di filosofia, storia e beni culturali dell’università di Trento e dal Comune di Rovereto.