Gli “Spin Off” sono delle società create per utilizzare industrialmente i risultati più promettenti delle ricerche condotte nelle Università e nei centri di ricerca. In Trentino non sono molto numerosi ma andrebbero sicuramente favoriti, poiché sono destinati ad avere un ruolo sempre più importante nello sviluppo economico di una regione. Le strade principali da seguire sono due: creare un organismo capace di individuare i possibili utilizzi di mercato delle innovazioni proposte dalla ricerca, e favorire il finanziamento pubblico di queste iniziative nelle fasi di sviluppo iniziale.

Gli Spin Off rappresentano un importante strumento per il trasferimento delle innovazioni tecnologiche dai centri di ricerca all’industria. Sono una molla efficace per lo sviluppo industriale di una regione, perché creano occupazione, indotto, e visibilità internazionale dato che operano in settori ad alto contenuto tecnologico. In Trentino sono una dcina, ancora di piccole dimensioni, gemmati da ricerche realizzate presso la Fondazione Kessler e l’Università di Trento. Il numero è simile a quello di altre regioni italiane come il Lazio e il Friuli-Venezia Giulia ma molto inferiore a quello di Regioni come la Toscana, la Lombardia o l’Emilia Romagna, peraltro più grandi del Trentino, che hanno più di 30 Spin Off ciascuna.

Per incrementare il numero degli Spin Off è necessario risolvere due problemi. Il primo riguarda il ridotto collegamento tra il mondo della ricerca ed il mercato. I ricercatori spesso non sono in grado di prevedere le ricadute industriali delle innovazioni proposte, perché non conoscono in prima persona le esigenze e l’andamento del mercato; è quindi fondamentale creare un organismo – necessariamente legato al mondo dell’imprenditoria – capace di mettere in contatto le richieste e le opportunità del mercato con le scoperte della ricerca. Il secondo problema è dato dagli elevati rischi d’impresa degli Spin Off, che causano notevoli difficoltà d’accesso al credito. Come evidenziato in un recente articolo su “Economia Trentina”, nella realizzazione degli Spin Off trentini in alcuni casi “gli stessi ricercatori si sono dovuti autofinanziare”. E’ quindi necessario il supporto pubblico per finanziare la nascita di queste nuove imprese.

Vista l’importanza strategica degli Spin Off per il futuro di un terriorio è quindi auspicabile che il mondo imprenditoriale contribuisca a creare il legame ricerca-mercato necessario per selezionare le innovazioni tecnologiche più promettenti, e che tuttu gli enti coinvolti  intervengano concretamente a compensare l’alto livello di rischio che queste iniziative comportano e che spesso frena la loro attuazione. Il notevole successo degli Spin Off nati in questi anni suggerisce che questa può essere effettivamente una strada giusta per contribuire, insieme ad altre iniziative, al rilancio economico di un tessuto industriale.

(nel primo numero di “Knowtransfer” – il nuovo periodico dell’Università di Trento sul trasferimento di tecnologie e saperi tra università e impresa, sono segnalati gli attuali Spin off e Start up di Ateneo: knowtransfer)

(elaborato da un editoriale sul Corriere del Trentino del 23 febbraio 2006)